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Redazione

Lampada ai miei passi è la tua Parola

Domenica della Parola nella Comunità Parrocchiale di Alvito


Domenica 26 gennaio scorso è stata celebrata, in tutto il mondo ecclesiale, la prima Domenica della Parola, giornata di preghiera, riflessione e meditazione sulla Sacra Scrittura, fortemente auspicata da Papa Francesco,volta a sensibilizzare,sulla scia della Costituzione conciliare Dei Verbum (1965), tutti i cristiani sull’importanza della Bibbia e della sua attenta comprensione per una matura vita di fede. Come comunità parrocchiale di Alvito, insieme con i sacerdoti don Alberto e don Marcello, abbiamo voluto osservare questo importante evento di condivisione ecclesiale attraverso due momenti: la Messa comunitaria del mattino, arricchita dalla solenne intronizzazione e proclamazione della Parola e un incontro assembleare pomeridiano, volto ad approfondire la rilevanza che la Scrittura riveste per un’esistenza che intende essere autenticamente cristiana. La giornata si è infine conclusa con il bacio dell’Evangelario e un fraterno abbraccio di pace. Nel complesso, è stata una importante occasione per tornare al cuore pulsante della predicazione cristiana, l’annuncio dell’Evangelo di Cristo,Verbo di Dio,che salva e ci apre le porte del suo Regno di Vita eterna. È, infatti, della Parola di Dio che si nutre la Chiesa ed è in essa che Cristo, rivelandosi, si rivolge e parla all’uomo di ogni tempo chiamandolo ad una vita di comunione con sé. È fondamentale, allora, aprirsi ad un atteggiamento di ascolto obbediente della Parola, poiché è proprio dall’ascolto che scaturisce la fede (Rm 10,17).Ascoltare il Signore attraverso la Sacra Scrittura vuol dire farsi grembo accogliente comeMaria e lasciare che Dio penetri nel nostro cuore, trasformandolo e rinnovandolo. La Parola di Dio fa luce sul nostro cammino dicredenti, è lampada ai nostri passi.Tocca a noi, però, aprire la mente per riceverla e farla maturare affinché porti buoni frutti, condividendola, custodendola, meditandola sia durante l’azione liturgica che nei momenti di preghiera e riflessione personali. Come sottolinea Papa Francesco nella Lettera apostolica Aperuit illis, con la quale istituisce la Domenica della Parola, abbiamo «urgente necessità di diventare familiari e intimi della Sacra Scrittura e del Risorto,che non cessa di spezzare la Parola e il Pane nella comunità dei credenti». Sacra Scrittura e Sacramenti, infatti,sono tra loro inscindibili, è la Parola che, alcontempo li illumina, li accompagna e li rende segni efficaci della Grazia. D’altra parte, la Parola di Dio assume una rilevanza ancoramaggiore nelle circostanze odierne, nelle quali le misure di precauzione volte al contenimento dell’epidemia da Coronavirus, impediscono lo svolgimento di celebrazioni liturgiche cum populo, privando le comunità cristiane della partecipazione all’Eucarestia. Anche questo tempo, però, pur nel dolore e nelle difficoltà, può rivelarsi un’occasione, un kairòs nel quale fare spazio a Dio, cibandoci della sua Parola, riscoprendo la lettura orante della Scrittura e lasciando che attraverso di essa si riveli la presenza reale del Signore che, entrando in dialogo con noi,ci interpelli,ci provochi, ci aiuti a scorgerlo nel volto dell’altro che abbiamo accanto, ci schiuda orizzonti inediti di senso, illuminando i sentieri, talvolta assai aspri, della nostra esistenza.


Paolo Pizzuti

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